

Tutta la vita davanti. Festival di teatro per vecchi del futuro torna nel 2025 con la terza edizione, per dare ancora una volta spazio e parola alla creatività under 35. Un festival di teatro che guarda al futuro con ironia, tra nuove scritture, incontri e sguardi inaspettati sul nostro tempo e su quello che verrà.
Tutta la vita davanti. Festival di teatro per vecchi del futuro è un progetto di SCARTI Centro di Produzione Teatrale d’Innovazione a cura di Alice Sinigaglia.
Mentre scorro il programma della terza edizione di Tutta la vita davanti – festival di teatro per vecchi del futuro, non posso fare a meno di pensare che sembra disegnata con il pennarello. Gli artisti e le artiste di quest’anno non hanno paura di pasticciare fuori dai bordi, hanno mani che calcano sulla carta senza timore di sbagliare. Ogni spettacolo – a suo modo – va dritto al punto; con intransigenza, forza e forse anche un briciolo di incoscienza. Il festival stesso allunga il passo e sperimenta con maggiore audacia: allestimenti di performance site specific che vogliono ripensarsi, cantieri aperti per produzioni che desiderano una nuova vita. E poi: il debutto nazionale di un collettivo che unisce più di 20 artisti/e da tutta Italia.
C’è una forza che spinge Tutta la vita davanti verso il coraggio e io seguo questo movimento con gratitudine e determinazione. Se dovessi augurarmi qualcosa per la mia generazione – teatrale e non – se desiderassi un kit di cose essenziali per gli anni a venire, spererei di avere abbastanza coraggio; e che con esso si trovasse anche il tempo per raccogliere le macerie di questo mondo scisso e ripensare il futuro. Aprire strade. Calcare la mano. Fare le cose fino in fondo. Ancora qualche riflessione: spero e credo che all’interno di questo festival stia avvenendo un percorso di formazione. Il primo anno, gruppi di artisti e critici venuti da luoghi lontani si sono scrutati da lontano e goffamente hanno iniziato a chiamarsi per nome. Il secondo anno, nuove e vecchie conoscenze si sono ritrovate, in quella che già sembrava una consuetudine, per interrogarsi sull’arte e sulla riconoscibilità di una generazione teatrale. Poi, qualcuno dal pubblico si è alzato in piedi e ha chiesto con grande candore “Si, ma per chi lo state facendo?” Forse è arrivato il momento di provare a rispondere a questa domanda.
Alice Sinigaglia
GRUPPO UROR
FRANCESCA ASTREI
PARINI SECONDO
USINE BAUG
NICOLETTA NOBILE
PIETRO GIANNINI
ALICE SINIGAGLIA
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