La tredicesima edizione di Fuori Luogo La Spezia prende il nome di MAINSTREAM.
Il teatro, la performance, l’espressione artistica – in particolar modo in quelle forme più improntate alla sperimentazione, all’innovazione e alla ricerca, da sempre alla base del progetto curatoriale di Fuori Luogo – sono, per loro stessa natura, qualcosa di lontano, talvolta programmaticamente antitetico, rispetto al concetto di mainstream, inteso come aggettivo per descrivere fenomeni “di tendenza”, “di massa”, “di successo”.
Sono sempre meno gli spazi e le occasioni per artisti e cittadini dove sperimentare nuove forme e linguaggi, dove poter rischiare insieme il fallimento. Sono sempre meno presenti e rilevanti nel dibattito culturale pubblico riflessioni e confronti sui linguaggi artistici e sulla ricerca. Il teatro, e le sue espressioni contemporanee, sono sempre più relegati a un ruolo minoritario, mentre si predilige e si promuove tutto ciò che è immediatamente commerciabile e riproducibile o che può, nel più breve tempo possibile, diventare appunto mainstream, incontrando immediatamente il gusto (e il consumo) di un pubblico di massa.
Immergendoci in questa ambiguità impossibile da sciogliere operiamo un rovesciamento provocatorio e consapevole del termine. Con la nuova edizione di Fuori Luogo vogliamo proporre spettacoli e progetti che da un lato mettano in discussione l’impostazione dominante, ma che dall’altro non rinuncino però al tentativo di parlare ad un pubblico ampio e trasversale, ponendolo talvolta in posizioni scomode, sfidandolo ad una visione attiva e non passiva, non rinunciando alla vocazione popolare e pubblica del rito teatrale. Vogliamo offrire alla cittadinanza spettacoli e progetti lontani da intellettualismi ed esercizi di stile, che non parlino solo a nicchie specifiche, ma che, pur attraverso il rigore della ricerca e della sperimentazione artistica, affondino nella carne viva della contemporaneità, rivolgendosi alla comunità tutta. Che cos’è e come si declina la violenza? Come ripensare il nostro ruolo, sia lavorativo che relazionale, in un mondo sempre più automatizzato? Come posizionarci nello spazio pubblico? Come riconfigurare il nostro rapporto con il territorio? Con la giustizia e con la legge? E con il corpo, il genere e la sessualità? Ha ancora senso immaginare nuove utopie?
Grazie ai lavori di artisti affermati nel panorama contemporaneo italiano e internazionale, a queste domande rispondiamo con altre domande, pensate ed elaborate collettivamente, con il teatro come propulsore e aggregatore, attraversando poetiche e linguaggi differenti, partendo dal nostro territorio per estendere lo sguardo a ciò che avviene lontano da noi.
Da Gli Omini, che condurranno un’indagine nel quartiere di Fossitermi, dove sorge Il Dialma, rubando le storie degli abitanti per restituirle sul palco, fino al collettivo berlinese Rimini Protokoll, che porterà in scena un robot umanoide copia del drammaturgo tedesco Thomas Melle, passando per il nuovo spettacolo-dispositivo del pioniere del teatro partecipativo, il catalano Roger Bernat, i lavori di Roberto Abbiati e Claudio Morganti, Compagnia Licia Lanera, Fabiana Iacozzilli, Massimiliano Civica, Tony Clifton Circus, i Sacchi di Sabbia, Filippo Nigro e Fabrizio Arcuri con CSS Udine, Balletto Civile, Teatro dei Borgia, Fuori Luogo diventerà casa e agorà per la cittadinanza. Tra le produzioni Scarti, saranno presentati il nuovo lavoro di Francesco Alberici in Prima nazionale, prodotto assieme al Piccolo di Milano, Teatro Stabile di Bolzano, CSS Udine, e il nuovo spettacolo di Gianluca Stetur; In primavera tornerà Tutta la vita davanti. Festival di teatro per vecchi del futuro, a cura di Alice Sinigaglia, che quest’anno sarà affiancato alla restituzione del percorso di formazione con gli studenti delle scuole superiori No Recess!.
Sempre nell’ottica di valorizzare la creatività emergente, al Teatro degli Impavidi di Sarzana, prenderà vita la nuova edizione di Profeti in Patria, progetto di piccole performance di artisti del territorio che sono andati via per poi ritornare. Continua anche quest’anno per le VI annualità il progetto di teatro carcere Per Aspera ad Astra con i detenuti della casa circondariale Villa Andreino della Spezia. Non manca poi un focus sui più piccoli, con la stagione di teatro ragazzi I Piccoli Impavidi / Fuori Luogo Kids, occasione per bambini e famiglie di sperimentare attraverso il gioco teatrale. A giugno poi tornerà FisiKo! Festival internazionale di azioni cattive, progetto che mette al centro la danza e i linguaggi del corpo.
Anche quest’anno arricchirà la stagione di Fuori Luogo il progetto Tea Time: una serie di piccole performance, incontri e proiezioni, prima degli spettacoli in stagione, con artisti e studiosi provenienti da diverse discipline, nell’ottica di uscire dal contenitore teatro e aprirsi alla contaminazione con le altre arti e forme espressive contemporanee.
Stagione 2023/24
Novembre 2023 > Aprile 2024
› Il Dialma, La Spezia
› Teatro degli Impavidi, Sarzana
I Piccoli Impavidi / Fuori Luogo Kids
Novembre 2023 > Aprile 2024
› Il Dialma, La Spezia
TEA TIME
3 Maggio 2024
› Teatro Civico, La Spezia
Spettacolo esito del progetto
Per Aspera ad Astra
“Per Aspera ad Astra – Come riconfigurare il carcere attraverso la cultura e la bellezza” è promosso su tutto il territorio nazionale da Acri e sostenuto da 11 Fondazioni di origine bancaria tra cui Fondazione Carispezia.
20 > 26 Maggio 2024
› Il Dialma, La Spezia
Tutta la vita davanti.
Festival di teatro per vecchi del futuro
20 > 23 Giugno 2024
FISIKO!
Festival internazionale di azioni cattive
Ottobre 2023 > Aprile 2024
› Teatro degli Impavidi, Sarzana
Profeti in Patria
Gennaio > Aprile 2024
› Il Dialma, La Spezia
Poetry Slam / Senti Che Muscoli SP!
a cura di I Mitilanti