Conferenza spettacolo
di Claudio Morganti
con Claudio Morganti e Piergiorgio Giacché
Si cercherà di scrostare pregiudizi e fuggire dai luoghi comuni sotto i quali il concetto di “improvvisazione” continua a rimanere (forse irrimediabilmente) sepolto.
Una conferenza spettacolo, un sereno viaggio tra l’improvvisazione musicale e l’improvvisazione teatrale. Si cercherà di parlare di entrambe attraversandone similitudini e differenze.
Derek Bailey definisce l’improvvisazione come la “celebrazione dell’attimo”, mentre Paul Klee racconta della necessità di portare a spasso un punto.
E l’attore? Possiamo dire che l’attore è colui che genera inizi? Come può l’attore portare a spasso un punto se quel punto è l’attore stesso? L’attore deve dunque farsi vago? E come, se il terreno che attraversa (quello del teatro) non assomiglia affatto ad un foglio liscio e bianco ma piuttosto ad una discarica?
La serata si articolerà in quattro parti:
1 Captatio benevolentiae (una breve chiacchierata sulla “lecture performance”)
2 Conferenza su MORTE E IMPROVVISAZIONE (di Claudio Morganti)
3 Intervento di Piergiorgio Giacchè (antropologo)
4 Lettura di un brano tratto dal Woyzeck di G. Buchner